Il ruolo cruciale dell'Educazione Emozionale
Viviamo in un'epoca di cambiamenti rapidi e profondi, in cui la complessità delle relazioni e delle sfide quotidiane richiede una bussola interiore solida. Questa bussola è data dall'Educazione Emozionale, un elemento essenziale per il benessere individuale e collettivo, eppure spesso trascurato nei percorsi educativi tradizionali.
Perché l'Educazione Emozionale è urgente?
Le emozioni non sono solo reazioni istintive, ma segnali preziosi che ci guidano nel prendere decisioni, costruire relazioni e affrontare le difficoltà. La mancanza di una corretta alfabetizzazione emotiva porta a difficoltà nel gestire stress, conflitti e insoddisfazioni personali. Questo vale per bambini, giovani e adulti: nessuno nasce con una gestione innata delle emozioni, ma tutti possono svilupparla con un'educazione adeguata.
L'importanza dell'Educazione Emozionale non riguarda solo la sfera personale, ma anche quella sociale. L'assenza di competenze emotive amplifica fenomeni come il bullismo, l'ansia, la depressione e l'incapacità di affrontare le difficoltà con resilienza. In un contesto lavorativo, ad esempio, la capacità di regolare le emozioni incide sulla produttività e sulla qualità delle relazioni professionali. In ambito familiare, una sana espressione emotiva favorisce un ambiente armonioso e di crescita.
Le emozioni come energia e bussola della vita
Secondo Lucas Malaisi, le emozioni sono sia una fonte di energia inesauribile sia una guida fondamentale per la nostra esistenza. Ogni emozione, piacevole o spiacevole, contiene un messaggio importante: la rabbia segnala un limite superato, la paura avverte di un pericolo, la tristezza aiuta ad elaborare una perdita. Imparare ad ascoltare queste emozioni significa imparare a navigare la vita con maggiore consapevolezza e serenità.
Lucas Malaisi afferma: "L'energia contenuta nell'emozione si scarica sempre, o nella forma che scegliamo o nella forma che trova, se cerchiamo di reprimerla." Questo significa che se non ci occupiamo attivamente delle nostre emozioni, esse troveranno comunque un modo per manifestarsi, spesso in modi meno salutari.
Quando represse o ignorate, le emozioni non svaniscono, ma si trasformano in tensioni fisiche, disturbi psicosomatici o comportamenti disfunzionali. Per questo, riconoscerle e canalizzarle in modo costruttivo è essenziale per il nostro equilibrio psicofisico.
Educare le emozioni per trasformare la società
L'Educazione Emozionale non è un lusso, ma una necessità urgente per il benessere collettivo. Numerosi programmi educativi hanno dimostrato come integrare lo sviluppo delle competenze emotive nei contesti scolastici e comunitari porti a risultati straordinari: maggiore empatia, miglior rendimento accademico, riduzione dei conflitti e aumento del senso di appartenenza.
Rafael Bisquerra ci ricorda: "Il viaggio interiore, per conoscere se stessi e l'universo delle emozioni, è l'esperienza più emozionante che si possa vivere." Questo percorso di consapevolezza è una porta aperta verso una vita più autentica e relazioni più armoniose.
Integrare l'Educazione Emozionale nei percorsi formativi di bambini, giovani e adulti significa costruire una società più consapevole, capace di affrontare le sfide con intelligenza emotiva e responsabilità.
Domande frequenti sull'Educazione Emozionale
Cos’è l’Educazione Emozionale?
L'Educazione Emozionale è un processo che mira a sviluppare la consapevolezza emotiva, l'autoregolazione e la capacità di gestire le relazioni interpersonali.
Perché è importante educare alle emozioni?
Le emozioni influenzano le nostre decisioni, la qualità della vita e il nostro benessere mentale. Un'educazione emotiva solida aiuta a prevenire stress, ansia e conflitti.
Come posso iniziare un percorso di Educazione Emozionale?
Puoi iniziare leggendo libri sul tema, frequentando corsi specifici e praticando la consapevolezza emotiva nella vita quotidiana.
Se vuoi approfondire il tema dai un'occhiata alle nostre proposte:
👉🏻 Principi di Educazione Emozionale
👉🏻 Autoeducazione e biologia delle emozioni
👉🏻 Gruppi di pratica e studio di Educazione Emozionale
Non è mai troppo presto, e nemmeno troppo tardi, per iniziare questo percorso.
A cura di Florinda Pastura
Chi sceglie come dar voce alle tue emozioni: tu o loro?
Scrivilo nei commenti!
a cura di Florinda Pastura






6 Risposte a “Riesci a gestire le tue emozioni o sono loro che gestiscono te?”
Questa mattina ero un pò triste, perchè cominciando in queste settimane a leggere, ascoltare, percepire , riflettere…mi è venuto il timore di non farcela per il mio quasi totale “analfabetismo emozionale”; poi ascoltandovi mi sembra di percepire che chi più chi meno, ci sentiamo abbastanza simili, che non significa “mal comune mezzo gaud…” ma che invece di perdermi d’animo , posso sentirmi anzi incoraggiata perchè la posta in gioco è alta sì e il lavoro personale e collettivo importante sì, ma nella nostra piccola stanza le nostre anime brillano tanto fino a illuminare questo nostro futuro incerto… un grande grazie a tutt🌱
Marines 🌱
Sei meravigliosa Marines e sei una grande ispirazione per me! Sono contenta di averti incontrata e di fare un pezzetto di strada insieme nel meraviglioso mondo delle emozioni e della comunicazione nonviolenta!
A presto ❤
– Flo
Anche io sono contenta e grata di aver iniziato questo cammino con te e conto di poterlo fare sempre più in consapevolezza ed arrivare a quella quiete ed equilibrio interiori sempre desiderati e ricercati da una vita!
Grazie per le tue parole gentili Marines. Per me è stato un piacere conoscerti e averti nei gruppi! A presto, spero ❤️
– Flo
Trovo questo articolo perfetto per descrivere l’educazione emozionale ; trovo assolutamente pertinente il fatto che le emozioni , piacevoli e spiacevoli che siano, non possono essere ignorate o represse , perchè prima o poi “saltano fuori” in qualche modo ; la nostra società è piena di manifestazioni di questo genere , che riguardano ed hanno riguardato anche me : tic nervosi, ansia , stress.
Io ho capito tardi questa cosa, forse anche perchè essendo un pò introverso e timido, ciò mi ha impedito di fare un lavoro nei gruppi; questo perchè la crescita personale e l’educazione emozionale va fatta condividendo con gli altri, tutti insieme. Lo ho capito tardi ma ora sto cercando di recuperare.
Dovrebbero fare dei corsi accelerati di educazione emozionale i nostri dirigenti politici globali , non solo italiani, dato che viviamo in un mondo globalizzato : ne risulterebbe sicuramente che il mondo sarebbe un posto migliore , senza guerre e con una vita più serena e di pace per tutti.
Sto provando a scrivere il mio diario delle emozioni,ma trovo la cosa non semplicissima
Ciao Francesco,
mi ero persa la tua risposta, per la quale ti ringrazio.
L’abbiamo “capito” tardi semplicemente perchè non ci è stato insegnato a prenderci cura della nostra salute emotiva. E cresciamo credendo che non abbia rilevanza o che possano bastare dei farmaci per curare. Iniziare a lavorare alle emozioni in tenera età aiuta a prevenire il disagio adulto (e non lo dico io ma le decine di ricerche che si trovano sul tema).
Se hai bisogno di supporto con il diario, scrivimi (immagino tu sia Francesco del gruppo del giovedì 😉).
Un abbraccio e a presto
– Flo