Con l’inizio della scuola arrivano nuove sfide, nuove esperienze e nuove emozioni.
Per molte bambine tra gli ultimi anni della scuola primaria e i primi anni delle medie, questo periodo coincide anche con un passaggio fondamentale: il menarca, la comparsa del primo ciclo mestruale.
Il menarca non è soltanto un evento biologico: è un’esperienza che porta con sé emozioni intense e contrastanti, che possono segnare in profondità il modo in cui una ragazza vivrà il proprio corpo, la propria sessualità e il proprio rapporto con gli altri.
Parlarne in modo naturale, a casa e a scuola, è essenziale per favorire benessere, autostima e fiducia.
Le emozioni legate al menarca
Ogni bambina può vivere questo momento in modo diverso. Alcune emozioni che spesso emergono sono:
- Paura: del cambiamento, di non sapere cosa stia accadendo al proprio corpo, di come questo influenzerà la vita futura.
- Disgusto: nel vedere il sangue, nel sentirsi “sporche”.
- Vergogna: il timore di parlarne, di sentirsi “diverse” o di essere prese in giro.
- Solitudine: la sensazione che sia un’esperienza da vivere in silenzio, da nascondere.
- Curiosità e orgoglio: il desiderio di capire, di crescere e celebrare questo passaggio.
Molte emozioni possono coesistere, anche se apparentemente contrastanti.
E’ bene ricordare che non esistono emozioni giuste o sbagliate: ognuna porta con sé un messaggio prezioso e va accolta senza giudizio.
Il ruolo dei genitori
I genitori hanno un ruolo fondamentale nell’accompagnare le figlie al primo ciclo mestruale:
- Parlare in modo semplice e naturale, senza tabù né imbarazzi. Spiegare perché arrivano le mestruazioni e cosa aspettarsi.
- Preparare un kit di emergenza (assorbenti o slip mestruali, salviettine igieniche, un cambio) da tenere nello zaino, per affrontare con serenità l’arrivo del ciclo a scuola.
- Validare le emozioni: “Capisco che tu possa sentirti spaventata… è normale”.
- Trasmettere accoglienza e rassicurazione: il menarca non è qualcosa di cui vergognarsi, ma un passaggio che racconta di crescita e di vita e nessuna bambina dovrebbe sentirsi sola nell’affrontare questo evento che può fare paura.
- Creare fiducia: offrire uno spazio sicuro in cui la bambina si senta libera di fare domande ed esprimere le proprie paure e i dubbi senza temere di essere giudicata.
Il ruolo della scuola e degli insegnanti
La scuola può fare la differenza nell’esperienza di una bambina.
- Inserendo momenti di educazione affettiva ed emozionale che includano anche la corporeità.
- Creando spazi sicuri di confronto, liberi da tabù.
- Educando anche i maschi a comprendere e rispettare questo momento, così da favorire empatia e inclusione.
Perché parlarne è importante
Il ricordo del primo ciclo mestruale resta nella memoria di ogni persona.
Se vissuto con sostegno e comprensione, diventa un’esperienza di crescita e rafforza l’autostima.
Se invece è accompagnato da vergogna, solitudine o silenzio, può alimentare insicurezze che restano a lungo e impattare in modo negativo nella vita di una bambina.
Parlare del menarca significa parlare di un evento naturale, di emozioni e consapevolezza. È un’occasione preziosa per insegnare alle nuove generazioni che il corpo merita rispetto e che non siamo soli nei passaggi importanti della vita.
a cura di Florinda Pastura